LA LEISHMANIOSI E' UNA ZOONOSI PRESENTE IN TUTTO IL BACINO MEDITERRANEO,NON E' ESENTE L'ITALIA .... I NOSTRI CANI ESEGUONO TEST DELLA INDEEX MA E' BENE RIPETERLI PERIODICAMENTE ANCHE IN ITALIA.


LA LEISHMANIOSI
una malattia parassitaria provocata da protozoi del genere Leishmania ed è una zoonosi, cioè una malattia trasmissibile all'uomo, per il quale il cane malato funge da serbatoio del parassita, veicolato per entrambi dal flebotomo, un piccolo insetto ematofago, grande circa 3 mm, presente in tutto il continente e localizzato tra il livello del mare e i 1500 metri d'altitudine.
La sua attività è massima soprattutto all'alba e al tramonto nel periodo, qui da noi, compreso tra Aprile e Ottobre con variazioni legate alla temperatura ambientale.

Si tratta di una patologia sistemica grave, che generalmente si presenta in forma cronica, caratterizzata da sintomi in vari distretti e organi, determinati dalla vasculite che si genera in seguito alla risposta immunitaria, la cosiddetta malattia da immunocomplessi, dovuta all'abnorme produzione di anticorpi (immunità umorale, immunoglobuline) scarsamente efficace nella protezione dalla malattia e scarsa immunità cellulo mediata (contrariamente a ciò che succede nell'uomo) con notevoli difficoltà di guarigione e di negativizzazione parassitologica.

La leishmaniosi può determinare un numero impressionante di sintomi diversi proprio per le sue caratteristiche di malattia da immunocomplessi ma i più frequenti sono febbre, dimagrimento e atrofia muscolare, problemi renali spesso con perdita di proteine con le urine (proteinuria), dermatiti, uveiti (infiammazioni dell'occhio), artriti, anormale crescita delle unghie (onicogrifosi), depressione midollare con trombocitopenia (spesso immunomediata), sanguinamento nasale.
Questi sintomi raramente si presentano singolarmente, ma sono comuni ad altre patologie infiammatorie o infettive o degenerative, di per sè difficilmente sono diagnostici anche se possono sollevare il sospetto di questa malattia.

Come possiamo diagnosticarla?
I metodi per diagnosticarla sono:
• Citologia di linfonodi, midollo osseo e altre lesioni
• Biopsia
• Pcr su sangue e midollo osseo
• Sierologia con tecnica ELISA o immunofluorescenza

Queste metodiche vengono utilizzate sia come screening che come monitoraggio della terapia, tenendo conto del fatto che una negativizzazione parassitologica è difficile se non eccezionale da ottenere. In medicina umana si tende a considerare negativo un paziente con pcr midollare negativa.

Quali terapie si possono intraprendere?
La terapia antiparassitaria al momento dispone di due farmaci alternativi tra loro, miltefosina e glucantime, somministrati per via orale il primo o tramite una iniezione sottocutane o endovenosa il secondo, generalmente per un ciclo di 28 giorni eventualmente ripetibile. A questi due farmaci si associa sempre l'allopurinolo, non in grado di uccidere il parassita ma che si comporta come una sorta di leishmaniostatico e che permette al sistema immunitario di contenere la replicazione parassitaria.
Oltre a questa che è la terapia leishmanicida si associano le terapie di supporto per i problemi connessi con la malattia parassitaria, come vasodilatatori, antitrombotici, antibiotici, ecc in base alle patologie concomitanti eventualmente già causate dal parassita.

Cosa posso fare per proteggere il mio cane dalla Leishmaniosi?
La prevenzione per questa malattia al momento non dispone di un vaccino efficace, per cui l'unico modo di proteggere i nostri amici è di utilizzare prodotti che respingano il flebotomo, cioè fare la guerra al vettore prima che trasmetta il parassita. E' possibile farlo con diversi prodotti in commercio, quali fialette spot on, collari e spray, ognuno con diversi livelli di efficacia e con precise regole di applicazione per rispettare le percentuali di protezione riportate negli studi. Il collare, per esempio, mantiene la sua efficacia per 5 mesi vicino al 99% ma impiega qualche giorno a ritornare a regime dopo un lavaggio con shampoo, le fialette mostrano efficacia simile a quella del collare se apllicate almeno ogni due settimane e sempre e comunque non immediatamente prima o dopo un lavaggio con shampoo; la protezione ritorna a regime più velocemente del collare ma sempre in almeno 24/48 ore. 

DOTT.FILIPPO SORESI BORDINI