PROGETTO ANIMALISTA PER LA VITA - ASSOCIAZIONE NO PROFIT
L'ESPERIENZA DI UNA VOLONTARIA PER RISPONDERE AD UNA DOMANDA: PERCHE' LA SPAGNA?
con sede legale in Milano
Presidente: Patrizia Laura Bitti
Vice Presidente: Nausicaa Annoni
PROYECTO ANIMALISTA POR LA VIDA
con sede in Caceres - Spagna
Presidente: Laura Roberta Varaldi
Vice Presidente: dott. Massimo. Santella
La nostra avventura inizia nel 2008, quando
alcuni ragazzi italiani, in terra spagnola per studiare veterinaria, si
imbattono in una perrera.
Una perrera e' un canile spagnolo dove vengono portati i
cani randagi, o addirittura vengono accompagnati dagli stessi proprietari i
cani di cui essi si vogliono sbarazzare. In Spagna non esiste il reato di
abbandono o maltrattamento di animale, cosicchè ci sono pochi scrupoli ad
abbandonare o uccidere un cane. In questi canili lager gli animali vengono soppressi
dopo dieci giorni di permanenza, nella migliore ipotesi con un'iniezione
letale, e poi bruciati nei forni. Spesso pero' i cani e i gatti muoiono prima,
in quanto vengono sistemati in gabbia, senza nessuna attenzione alle dimensioni
e alla potenziale aggressività. Molto spesso ci sono casi di
cannibalismo, in quanto i cani non vengono alimentati, visto che sono comunque
condannati a morire. Spesso muoiono di malattia, poiche' le difese immunitarie
degli animali, in situazione di fortissimo stress e condizioni di vita insopportabili,
si abbassano enormemente.
Questi ragazzi non hanno potuto girare lo sguardo
dall'altra parte, hanno deciso di dare una possibilita' di vita a queste
creature e hanno incominciato a salvare i cani, portandoli prima in ricoveri di
fortuna e poi affittando una struttura idonea. Ora in Spagna, a Caceres, nella
regione dell'Extramadura, ci sono due rifugi che ospitano piu' di 300 cani e
oltre 100 gatti, oltre a qualche pecora, un'asina di 50 anni sottratta alla
sperimentazione scientifica, una coniglia, un porcellino.
I volontari in Italia supportano il lavoro dei
ragazzi, cercando di dare visibilità a questo progetto di vita e procurando
per gli animali adozione. Si raccoglie periodicamente tutto ciò che può
servire al sostentamento e alle cure degli animali, come cibo, farmaci,
coperte, cucce.
Dietro ad ogni vita salvata c'e' un lavoro
immenso, i ragazzi con abnegazione stanno dedicando la loro intera vita al
salvataggio di questi animali, che senza il loro aiuto diventerebbero cenere. Nonostante ciò, a volte la morte prevale sulla vita, perché spesso le
creature arrivano in condizioni disperate. Ma se avremo salvato anche una
sola di loro, avremo vinto una battaglia; per vincere la guerra dovremo,
invece, contribuire a cambiare la mentalità di molti spagnoli, per i quali gli
animali sono solo una fonte di profitto, di lavoro, di divertimento. Gli
animali non vengono considerati esseri senzienti, ma solo oggetti da trattare
con assoluta indifferenza, se non con brutalità inaudita. Noi siamo qui per
questo, per restituire dignità ad anime che sarebbero morte per mano dell'uomo
e per sensibilizzare su una situazione inaccettabile per un paese civile ed
europeo.
Questa e' la lettera di una volontaria che e' andata in perrera a Olivenza. Leggete e capirete perche' dietro ogni singola adozione in Italia c'e' un immenso lavoro, che grava quasi esclusivamente sulle spalle dei nostri tre ragazzi in Spagna, Laura, Massimo ed Annalisa, con il contributo di pochi volontari spagnoli.
Il perché della Spagna, è racchiuso in questa piccola testimonianza, di una delle nostre volontarie:
"Domenica è stata la mia prima volta in una perrera e purtroppo non in una qualunque, una delle peggiori.....il tempo non ha aiutato l'umore e l'anima, ha piovuto a dirotto rendendo la strada inagibile. Ci chiediamo come mai i ragazzi non vadano in perrera quando piove; ora ho capito: la strada sterrata diventa un fiume di fango nel quale si rischia di rimanere impantanati con l'auto e intorno c'è il nulla assoluto, la perrera è isolata dal mondo e nessuno farà mai tanta fatica per andare a cercare il proprio cane.......in fondo il fucile da caccia costa tanti soldi, il cane nulla ,s e ne prende un altro!
Il primo impatto è stato con un cucciolo che, non appena abbiamo cercatodi avvicinare, a iniziato ad emettere urla lancinanti, di terrore, di dolore....si è poi nascosto sotto i bancali e probabilmente ora sarà già morto dopo atroci sofferenze, non ho nemmeno avuto la forza di fotografarlo.... Poi siamo entrati nel braccio della morte, 4 file di box apparentemente ordinati e "puliti" con una protezione dal freddo in plastica che i ragazzi avevano comparto e messo pochi mesi fa per riparare un pochino i box. Solo 3 gabbie erano vuote, nelle altre 3-4-5 cani insieme, strapieno.....le ciotole vuote chiaramente da giorni dato che non c'era cibo neanche in magazzino....ecco perchè le gabbie sono pulite, i cani non mangiano e non bevono! Alcuni venivano festosi alla rete a salutarci e a chiederci aiuto, altri ci guardavano timidi e certi che anche noi avremmo fatto loro del male, molti (troppi) acciambellati ormai rassegnati e consapevoli di stare ormai per morire, purtroppo non per l'eutanasia (che per tanti di loro sarebbe una liberazione), ma dopo aver sofferto ogni giorno di più per la polmonite, per la fame, per la sete e per le tante malattie che ci sono... Nelle foto ogni cane che vedete acciambellato NON STA RIPOSANDO, STA MORENDO!!!!!!!! Tre cagnolini stavano esalando l'ultimo respiro proprio davanti a noi e negli stessi box c'erano altri cani a contatto diretto con la morte. I cani che una settimana fa stavano bene, domenica erano ridotti pelle e ossa e non hanno più forze, i cani appena entrati che abbaiavano e saltavano probabilmente già oggi si stanno spegnendo. I nostri cani riservati invece sono stati spostati provvisoriamente nella parte pensione, dove come spazi sicuramente stanno bene, non possiamo credere però che venga somministrato loro il cibo anche se l'abbiamo portato...Sono tanti cani di grossa taglia tutti insieme, maschi, femmine, potete immaginare cosa succede....accoppiamenti, morsi......ma almeno non stanno annegando nel fango come nel recinto precedente. Di loro abbiamo portato via i più bisognosi, quelli che li non avrebbero resistito ancora per molto, 3 podenchi ridotti a cadaveri ed una mastina con la rogna che le ha distrutto al pelle. Nei box più piccoli invece abbiamo trovato i nostri cani riservati di taglia piccola, lì c'era del cibo nelle ciotole, ma sappiamo con certezza che l'hanno messo perchè arrivava in visita una persona nuova. Abbiamo portato via Dentino, il cocker e una galga....questi cani pochi giorni fa stavano bene, ora decisamente no, cosa può succedere li dentro in una settimana ad un cane???
Questo è il resoconto di ciò che ho visto, quello che invece rimane dentro nel cuore vi posso assicurare che è mille volte peggio, una ferita piena di sensi di colpa per chi hai lasciato, per chi sta soffrendo e per tutti quelli, TANTISSIMI, per i quali non potrai mai fare nulla: lì dentro c'è sempre la scelta maledetta....porto via quelli riservati adottati che rischio di non ritrovare la prossima volta o porto via quelli che sono nel braccio della morte agonizzanti??? Vi posso assicurare che razionalmente la risposta è chiara, là non c'è nulla di chiaro......NON POTRO' MAI DIMENTICARE LE URLA DEL CUCCIOLO, GLI OCCHI DEI TANTI CANI RASSEGNATI ALLA MORTE E LA MAGREZZA ASSOLUTA DI ALCUNI CANI COME UNA PODENCHINA CHE VEDETE NELLE FOTO, E' CIO' CHE RESTA DI UNA CANE....... ECCO PERCHE' LA SPAGNA......me lo chiedono in tanti e questa lettere è la mia risposta. Ma non è solo la perrera, in Spagna non c'è stato un attimo in 3 giorni un cui io non sia rimasta scioccata di qualche barbaria inflitta ad un essere vivente, uccelli, cavalli,.........PER ME QUELLO E' L'INFERNO".
Il primo impatto è stato con un cucciolo che, non appena abbiamo cercatodi avvicinare, a iniziato ad emettere urla lancinanti, di terrore, di dolore....si è poi nascosto sotto i bancali e probabilmente ora sarà già morto dopo atroci sofferenze, non ho nemmeno avuto la forza di fotografarlo.... Poi siamo entrati nel braccio della morte, 4 file di box apparentemente ordinati e "puliti" con una protezione dal freddo in plastica che i ragazzi avevano comparto e messo pochi mesi fa per riparare un pochino i box. Solo 3 gabbie erano vuote, nelle altre 3-4-5 cani insieme, strapieno.....le ciotole vuote chiaramente da giorni dato che non c'era cibo neanche in magazzino....ecco perchè le gabbie sono pulite, i cani non mangiano e non bevono! Alcuni venivano festosi alla rete a salutarci e a chiederci aiuto, altri ci guardavano timidi e certi che anche noi avremmo fatto loro del male, molti (troppi) acciambellati ormai rassegnati e consapevoli di stare ormai per morire, purtroppo non per l'eutanasia (che per tanti di loro sarebbe una liberazione), ma dopo aver sofferto ogni giorno di più per la polmonite, per la fame, per la sete e per le tante malattie che ci sono... Nelle foto ogni cane che vedete acciambellato NON STA RIPOSANDO, STA MORENDO!!!!!!!! Tre cagnolini stavano esalando l'ultimo respiro proprio davanti a noi e negli stessi box c'erano altri cani a contatto diretto con la morte. I cani che una settimana fa stavano bene, domenica erano ridotti pelle e ossa e non hanno più forze, i cani appena entrati che abbaiavano e saltavano probabilmente già oggi si stanno spegnendo. I nostri cani riservati invece sono stati spostati provvisoriamente nella parte pensione, dove come spazi sicuramente stanno bene, non possiamo credere però che venga somministrato loro il cibo anche se l'abbiamo portato...Sono tanti cani di grossa taglia tutti insieme, maschi, femmine, potete immaginare cosa succede....accoppiamenti, morsi......ma almeno non stanno annegando nel fango come nel recinto precedente. Di loro abbiamo portato via i più bisognosi, quelli che li non avrebbero resistito ancora per molto, 3 podenchi ridotti a cadaveri ed una mastina con la rogna che le ha distrutto al pelle. Nei box più piccoli invece abbiamo trovato i nostri cani riservati di taglia piccola, lì c'era del cibo nelle ciotole, ma sappiamo con certezza che l'hanno messo perchè arrivava in visita una persona nuova. Abbiamo portato via Dentino, il cocker e una galga....questi cani pochi giorni fa stavano bene, ora decisamente no, cosa può succedere li dentro in una settimana ad un cane???
Questo è il resoconto di ciò che ho visto, quello che invece rimane dentro nel cuore vi posso assicurare che è mille volte peggio, una ferita piena di sensi di colpa per chi hai lasciato, per chi sta soffrendo e per tutti quelli, TANTISSIMI, per i quali non potrai mai fare nulla: lì dentro c'è sempre la scelta maledetta....porto via quelli riservati adottati che rischio di non ritrovare la prossima volta o porto via quelli che sono nel braccio della morte agonizzanti??? Vi posso assicurare che razionalmente la risposta è chiara, là non c'è nulla di chiaro......NON POTRO' MAI DIMENTICARE LE URLA DEL CUCCIOLO, GLI OCCHI DEI TANTI CANI RASSEGNATI ALLA MORTE E LA MAGREZZA ASSOLUTA DI ALCUNI CANI COME UNA PODENCHINA CHE VEDETE NELLE FOTO, E' CIO' CHE RESTA DI UNA CANE....... ECCO PERCHE' LA SPAGNA......me lo chiedono in tanti e questa lettere è la mia risposta. Ma non è solo la perrera, in Spagna non c'è stato un attimo in 3 giorni un cui io non sia rimasta scioccata di qualche barbaria inflitta ad un essere vivente, uccelli, cavalli,.........PER ME QUELLO E' L'INFERNO".
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