I M P O R T A N T E



Donazioni su conto corrente italiano dell’Associazione:
PROGETTO ANIMALISTA PER LA VITA ASS. NO PROFIT
BANCA INTESA SAN PAOLO - AG. 46 IBAN IT82X0306909559100000000252
Oppure:
PROYECTO ANIMALISTA POR LA VIDA
IBAN: ES7000494467802110005781
BANCO SANTANDER AV. DE LA UNIVERSIDAD
SWIFT: BSCH ES MM
Puoi anche adottare a distanza, scrivendo a progettoanimalistaperlavita1@gmail.com

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Per informazioni sui cani ed adozioni scrivere a: progettoanimalistaperlavita1@gmail.com

TUTTI I CANI ARRIVANO IN ITALIA STERILIZZATI,VACCINATI, CON MICROCHIP E PASSAPORTO SANITARIO EUROPEO; PRIMA DI PARTIRE VENGONO ESEGUITI DEI TEST RAPIDI PER RILEVARE L'EVENTUALE PRESENZA DI MALATTIE MEDITERRANEE COME LEISHMANIOSI, FILARIA, ERLICHIA ED ANAPLASMA. SU RICHIESTA E A CARICO DELL'ADOTTANTE SI EFFETTUANO ANCHE DEGLI ESAMI DEL SANGUE APPROFONDITI, CHE VERRANNO ESEGUITI DAI LABORATORI IDEEX DI BARCELLONA. I CANI VENGONO DATI ADOZIONE SOLO AL NORD E CENTRO ITALIA, PER SOLIDARIETA' NEI CONFRONTI DEI VOLONTARI CHE OPERANO AL SUD E NELLE ISOLE, CHE QUOTIDIANAMENTE DEVONO AFFRONTARE MILLE DIFFICOLTA', PER SALVARE LE CENTINAIA DI RANDAGI PRESENTI SUL TERRITORIO.

PER CONTINUARE NELLA NOSTRA OPERA DI SALVATAGGIO E NON PERCEPENDO FONDI NE' DALL'ITALIA, NE' DALLA SPAGNA, CHIEDIAMO UN CONTRIBUTO AGLI ADOTTANTI, PER COPRIRE ALMENO PARZIALMENTE LE SPESE SANITARIE E DI VIAGGIO.

CONTATTI :
Patrizia 330892891 dalle 13 alle 14 e dalle 19 alle 21,00
Nausicaa , 3336585653 fino alle ore 17,00

CHI SIAMO

PROGETTO ANIMALISTA PER LA VITA - ASSOCIAZIONE NO PROFIT
con sede legale in Milano
Presidente: Patrizia Laura Bitti
Vice Presidente: Nausicaa Annoni

PROYECTO ANIMALISTA POR LA VIDA
con sede in Caceres - Spagna
Presidente:  Laura Roberta Varaldi
Vice Presidente: dott. Massimo. Santella



La nostra avventura inizia nel 2008, quando alcuni ragazzi italiani, in terra spagnola per studiare veterinaria, si imbattono in una perrera. 
Una perrera e' un canile spagnolo dove vengono portati i cani randagi, o addirittura vengono accompagnati dagli stessi proprietari i cani di cui essi si vogliono sbarazzare. In Spagna non esiste il reato di abbandono o maltrattamento di animale, cosicchè ci sono pochi scrupoli ad abbandonare o uccidere un cane. In questi canili lager gli animali vengono soppressi dopo dieci giorni di permanenza, nella migliore ipotesi con un'iniezione letale, e poi bruciati nei forni. Spesso pero' i cani e i gatti muoiono prima, in quanto vengono sistemati in gabbia, senza nessuna attenzione alle dimensioni e alla potenziale aggressività.  Molto spesso ci sono casi di cannibalismo, in quanto i cani non vengono alimentati, visto che sono comunque condannati a morire. Spesso muoiono di malattia, poiche' le difese immunitarie degli animali, in situazione di fortissimo stress e condizioni di vita insopportabili, si abbassano enormemente. 
Questi ragazzi non hanno potuto girare lo sguardo dall'altra parte, hanno deciso di dare una possibilita' di vita a queste creature e hanno incominciato a salvare i cani, portandoli prima in ricoveri di fortuna e poi affittando una struttura idonea. Ora in Spagna, a Caceres, nella regione dell'Extramadura, ci sono due rifugi che ospitano piu' di 300 cani e oltre 100 gatti, oltre a qualche pecora, un'asina di 50 anni sottratta alla sperimentazione scientifica, una coniglia, un porcellino. 
I volontari in Italia supportano il lavoro dei ragazzi, cercando di dare visibilità a questo progetto di vita e procurando per gli animali adozione. Si raccoglie periodicamente tutto ciò che può servire al sostentamento e alle cure degli animali, come cibo, farmaci, coperte, cucce. 
Dietro ad ogni vita salvata c'e' un lavoro immenso, i ragazzi con abnegazione stanno dedicando la loro intera vita al salvataggio di questi animali, che senza il loro aiuto diventerebbero cenere. Nonostante ciò, a volte la morte prevale sulla vita, perché spesso le creature arrivano in condizioni disperate.  Ma se avremo salvato anche una sola di loro, avremo vinto una battaglia; per vincere la guerra dovremo, invece, contribuire a cambiare la mentalità di molti spagnoli, per i quali gli animali sono solo una fonte di profitto, di lavoro, di divertimento. Gli animali non vengono considerati esseri senzienti, ma solo oggetti da trattare con assoluta indifferenza, se non con brutalità inaudita.  Noi siamo qui per questo, per restituire dignità ad anime che sarebbero morte per mano dell'uomo e per sensibilizzare su una situazione inaccettabile per un paese civile ed europeo.

L'ESPERIENZA DI UNA VOLONTARIA PER RISPONDERE AD UNA DOMANDA: PERCHE' LA SPAGNA?

Questa e' la lettera di una volontaria che e' andata in perrera a Olivenza. Leggete e capirete perche' dietro ogni singola adozione in Italia c'e' un immenso lavoro, che grava quasi esclusivamente sulle spalle dei nostri tre ragazzi in Spagna, Laura, Massimo ed Annalisa, con il contributo di pochi volontari spagnoli.
Il perché della Spagna, è racchiuso in questa piccola testimonianza, di una delle nostre volontarie:

"Domenica è stata la mia prima volta in una perrera e purtroppo non in una qualunque, una delle peggiori.....il tempo non ha aiutato l'umore e l'anima, ha piovuto a dirotto rendendo la strada inagibile. Ci chiediamo come mai i ragazzi non vadano in perrera quando piove;  ora ho capito: la strada sterrata diventa un fiume di fango nel quale si rischia di rimanere impantanati con l'auto e intorno c'è il nulla assoluto, la perrera è isolata dal mondo e nessuno farà mai tanta fatica per andare a cercare il proprio cane.......in fondo il fucile da caccia costa tanti soldi, il cane nulla ,s e ne prende un altro!
Il primo impatto è stato con un cucciolo che, non appena abbiamo cercatodi avvicinare, a iniziato ad emettere urla lancinanti, di terrore, di dolore....si è poi nascosto sotto i bancali e probabilmente ora sarà già morto dopo atroci sofferenze, non ho nemmeno avuto la forza di fotografarlo.... Poi siamo entrati nel braccio della morte, 4 file di box apparentemente ordinati e "puliti" con una protezione dal freddo in plastica che i ragazzi avevano comparto e messo pochi mesi fa per riparare un pochino i box. Solo 3 gabbie erano vuote, nelle altre 3-4-5 cani insieme, strapieno.....le ciotole vuote chiaramente da giorni dato che non c'era cibo neanche in magazzino....ecco perchè le gabbie sono pulite, i cani non mangiano e non bevono! Alcuni venivano festosi alla rete a salutarci e a chiederci aiuto, altri ci guardavano timidi e certi che anche noi avremmo fatto loro del male, molti (troppi) acciambellati ormai rassegnati e consapevoli di stare ormai per morire, purtroppo non per l'eutanasia (che per tanti di loro sarebbe una liberazione), ma dopo aver sofferto ogni giorno di più per la polmonite, per la fame, per la sete e per le tante malattie che ci sono... Nelle foto ogni cane che vedete acciambellato NON STA RIPOSANDO, STA MORENDO!!!!!!!! Tre cagnolini stavano esalando l'ultimo respiro proprio davanti a noi e negli stessi box c'erano altri cani a contatto diretto con la morte. I cani che una settimana fa stavano bene, domenica erano ridotti pelle e ossa e non hanno più forze, i cani appena entrati che abbaiavano e saltavano probabilmente già oggi si stanno spegnendo. I nostri cani riservati invece sono stati spostati provvisoriamente nella parte pensione, dove come spazi sicuramente stanno bene, non possiamo credere però che venga somministrato loro il cibo anche se l'abbiamo portato...Sono tanti cani di grossa taglia tutti insieme, maschi, femmine, potete immaginare cosa succede....accoppiamenti, morsi......ma almeno non stanno annegando nel fango come nel recinto  precedente. Di loro abbiamo portato via i più bisognosi, quelli che li non avrebbero resistito ancora per molto, 3 podenchi ridotti a cadaveri ed una mastina con la rogna che le ha distrutto al pelle. Nei box più piccoli invece abbiamo trovato i nostri cani riservati di taglia piccola, lì c'era del cibo nelle ciotole, ma sappiamo con certezza che l'hanno messo perchè arrivava in visita una persona nuova. Abbiamo portato via Dentino, il cocker e una galga....questi cani pochi giorni fa stavano bene, ora decisamente no, cosa può succedere li dentro in una settimana ad un cane???
Questo è il resoconto di ciò che ho visto, quello che invece rimane dentro nel cuore vi posso assicurare che è mille volte peggio, una ferita piena di sensi di colpa per chi hai lasciato, per chi sta soffrendo e per tutti quelli, TANTISSIMI, per i quali non potrai mai fare nulla: lì dentro c'è sempre la scelta maledetta....porto via quelli riservati adottati che rischio di non ritrovare la prossima volta o porto via quelli che sono nel braccio della morte agonizzanti??? Vi posso assicurare che razionalmente la risposta è chiara, là non c'è nulla di chiaro......NON POTRO' MAI DIMENTICARE LE URLA DEL CUCCIOLO, GLI OCCHI DEI TANTI CANI RASSEGNATI ALLA MORTE E LA MAGREZZA ASSOLUTA DI ALCUNI CANI COME UNA PODENCHINA CHE VEDETE NELLE FOTO, E' CIO' CHE RESTA DI UNA CANE....... ECCO PERCHE' LA SPAGNA......me lo chiedono in tanti e questa lettere è la mia risposta. Ma non è  solo la perrera, in Spagna  non c'è stato un attimo in 3 giorni un cui io non sia rimasta scioccata di qualche barbaria inflitta ad un essere vivente, uccelli, cavalli,.........PER ME QUELLO E' L'INFERNO".

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    Perros